Albrecht Dürer, exlibris per Hieronymus Ebner. xilografia, 1516 - Berlino

Ex libris, l’etichetta nell’arte

L’ex libris (dal latino dai libri) può essere un timbro o, più comunemente, un'etichetta che si applica su un libro per indicarne il proprietario. Solitamente è ornato di un motto, di uno stemma o altra rappresentazione grafica e realizzato a stampa.
Ha origini antiche e una storia costellata di grandi nomi della storia dell’arte.

La storia dell’ex libris è antica quanto i libri, persino nei manoscritti medievali si può trovare la dicitura “Questo libro è mio”, un ammonimento che certifica l’identità del proprietario e che talvolta può trasformarsi in una vera e propria maledizione “Chi mi ruberà il libro morrà di mala morte”.
Con l’invenzione della stampa a caratteri mobili nel XV secolo, l’ex libris diventa un talloncino illustrato e stampato, realizzato da un artista, da incollare nelle pagine interne del libro. Nei secoli seguenti inizierà ad assumere caratteristiche differenti in base al periodo storico-culturale, alla personalità del committente e allo stile proprio dell’autore divenendo una vera e propria opera d’arte molto apprezzata dai collezionisti.
Sull’ex libris si sono cimentati artisti del calibro di Dürer, Cranach, Klimt, Kolo Moser, Boccioni ed Escher mentre tra la committenza figurano personaggi come Goethe, Wagner, Dickens, D’Annunzio, Rilke, e tanti altri.

Cercare, confrontare gli stili e i soggetti degli ex libris nella storia può essere davvero affascinante. È un mondo che vi invitiamo a scoprire.
A noi piace considerare gli ex libris come preziosi antenati delle etichette artistiche di oggi, tanto da azzardare un parallelismo con le bellissime illustrazioni di artisti e designer che decorano le bottiglie di vino di alcune prestigiose cantine.

Per iniziare il vostro viaggio nel mondo degli ex libris vi segnaliamo un sito molto bello che li divide per stile, periodo storico e paese di origine:
http://art-exlibris.net